sabato 26 dicembre 2009

La scoperta del rock 'n' roll: back to the 50s (I)

Visto che nella mente la dimensione temporale è relativa, in un attimo eccoci negli anni '50. In Italia, certo. Qui il background era completamente diverso da quello americano o britannico. Il punto di partenza è differente. Anche la mentalità. Questa non vuole  assolutamente essere una completa trattazione storica e di costume, per cui già sono stati compiuti studi e ricerche, ma le semplici impressioni e ricordi di chi, a quell'epoca, attraversava una stagione spensierata di vera infanzia.
In Italia in genere si godeva un'atmosfera gioiosa. La guerra era alle spalle, anche se qualcuno ne parlava ancora. Ma la gente era contenta, allegra, semplice, si accontentava di poco. Si cominciava a trovare lavoro, con tanta speranza, voglia di fare, di vivere. La maggior parte delle persone era tranquilla ed aiutava volentieri il prossimo.
I bambini ubbidivano agli adulti, gli anziani venivano rispettati, si poteva contare gli uni sugli altri. Questo è quello che ricordo di quegli anni, ricordi di bambina. Società ipocrita e perbenista? Il problema non c'era, di certe cose non si parlava, allora. Le strade erano sgombre e le auto poche, l'aria pulita, la primavera profumata, per le strade si sentiva cantare. La gente canticchiava, fischiettava, quando lavorava. Dalle radio arrivava la tradizionale musica italiana, la canzone napoletana, i primi festival di Sanremo. Ma.....

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