venerdì 8 gennaio 2010

Anni 60: Beatles e ...dintorni (1965) (II)

Come la seconda metà degli anni '50 fu diversa dalla prima per l'esplosione del rock e dei teddy boys, così anche nella seconda parte degli anni '60 si ebbe una svolta decisiva nel costume italiano.Sui giornali e sulle riviste "normali" apparivano finalmente articoli e foto sui Beatles e su questo fenomeno "d'oltremanica".  Ritagliavo tutto ed incollavo su un album di cui ero molto gelosa. Ascoltando le loro canzoni, cercavo di trascrivere i testi in inglese, che mi parevano difficili: allora quasi nessuno sapeva l'inglese, c'era ancora gente analfabeta, in Italia. Certe frasi non riuscivo proprio a capirle. A scuola diventai bravissima in inglese. Inutile dire che a quei tempi non si poteva certo chiedere ad un insegnante la traduzione dei versi di una canzone!
Dei Beatles, poi! Fu allora che giurai a me stessa che avrei imparato quella lingua alla perfezione!
Mi vennero in aiuto le prime pubblicazioni per ragazzi: prima "Ciao Amici," che uscì con diversi articoli sulla musica inglese parlandone in modo più alla nostra portata: pubblicava anche i testi delle canzoni, allegò addirittura un volumetto sui Beatles, dove veniva raccontata la loro storia, anche se abbellita da particolari inventati,(come il fatto che Paul aveva frequentato il liceo classico....e che erano ragazzi dal comportamento serio...ehm!) venivano allegati  anche i manifesti....i posters!



Inutile dire che fu subito guerra a casa mia: quei posters sul muro con la faccia dei Fab NON si addicevano alla camera di una ragazzina! Furono duri litigi ma alla fine ottenni di poter tenere un poster dietro la porta, e all'interno dell'armadio. I miei erano preoccupati. Anche alle mie amiche i Fab non piacevano ed ascoltavano musica italiana. Devo dire che nel '65 solo   soltanto una minoranza di ragazzi seguiva i Beatles in Italia. Riuscii a convincere una mia amica ad ascoltarli, ma non divenne mai maniaca." Ciao Amici "divenne "Ciao Big" e lo compravo regolarmente; anche qui venivano allegati posters di tutte le dimensioni.
Nel '66 usciva "Giovani, "che allegava anche spille e ciondoli.
Anche la RAI cercò di modernizzarsi lanciando" Bandiera Gialla," classifica dei dischi più venduti, condotta da Boncompagni e Arbore. Erano dischi commerciali, ed i Fab non furono mai citati. In quegli anni, a Roma aprì il Piper e fu inaugurato dall' Equipe '84 e dai Rokes. Vi suonarono diversi gruppi beat, tra cui i New Trolls, Le Orme, i Corvi...ma i ragazzi che andavano al Piper avevano diversi anni più di me. Ne sentivo solo parlare.
Ho poi saputo che in seguito vi suonarono pure i giovanissimi Pink Floyd e Jimi Hendrix!
I Rokes corsi a vederli al Palasport di Genova in occasione dell'Euroflora: mi feci coraggio e chiesi l'autografo a tutti e 4! Dissi qualche parola in inglese. Era naturalmente il gruppo beat che preferivo, perchè erano inglesi, e per via delle divise alla Beatles che portavano i primi tempi. Shel Shapiro era...altissimo!Allora parlava poco l'italiano! Però deve ancora migliorarlo,eh!



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