domenica 17 gennaio 2010

Beatles in Hamburg - part II

Una volta ritornati a Liverpool con la coda tra le gambe i nostri ripresero la loro vita di sempre; che vale a dire che continuarono ad esibirsi nei locali della loro città natale, primo fra tutti il mitico Cavern Club. Però Stu faceva praticamente la spola fra Liverpool e Amburgo, dove conviveva con Astrid, e quindi la band si ritrovava a fare a meno di un elemento: il bassista. Per un certo periodo ingaggiarono un certo Chas Newby ma fu proprio in quel periodo che Paul McCartney incominciò a suonare il basso. Eh, già: Paul che siamo da sempre abituati a vedere col famoso basso Hofner a forma di violino era inizialmente un chitarrista e incominciò a suonare il basso facendo di necessità virtù e costruendosi un improvvisato basso mettendo delle corde di pianoforte alla sua chitarra!
Fatto sta che cominciarono ad avere un certo successo a Liverpool e dintorni dove venivano presentati (quasi) come se fossero un gruppo tedesco: "direttamente da Amburgo: i Beatles!" annunciavano le locandine dei locali! Ma i nostri avevano ancora da onorare l'impegno al Top Ten.
Nell'aprile del 1961 con George finalmente maggiorenne e con Paul e Pete "perdonati" dalle autorità tedesche per la bravata incendiaria di qualche mese prima i nostri ritornarono nella città tedesca.
Fu proprio durante il secondo soggiorno ad Amburgo che accaddero alcune cose destinate a pesare in un certo modo sulle sorti del gruppo. La prima fu che Stuart, piano piano, diradò sempre più gli impagni con la band fino a decidere il definitivo abbandono da essa e dalle scene musicali. Stu non si sentiva un granchè portato per la musica; aveva scelto di fare parte della band solo per compiacere John, di cui era molto amico, ma ora preferiva stare con Astrid e dedicarsi a quella che veramente era la sua grande passione: l'arte figurativa. Lasciava quindi spazio, nel ruolo di bassista, a Paul col quale fra l'altro non era mai stato tanto amico; si dice per divergenze musicali, nel senso che uno (Paul) prendeva la band molto sul serio e per l'altro (Stu) essa non era altro che un gioco. In realtà credo che i due si contendessero l'amicizia di John e fossero un po' gelosi l'uno dell'altro.
Un'altro fatto importantissimo fu che i nostri ebbero l'opportunità di incidere un disco per la Polydor, insieme niente meno che a quel Tony Sheridan che avevano già conosciuto durante il loro primo soggiorno ad Amburgo. Solo che dovettero cambiarsi nome perchè in tedesco Beatles è molto simile a Peedles che però è un termine che sta ad indicare l'organo genitale maschile. Fu così che i brani furono incisi col nome di Tony Sheridan and the Beat Brothers; ma Tony Sheridan all'epoca incise brani anche con altri gruppi che avevano lo stesso, fittizio, nome di Beat Brothers. Ecco quindi che dei tanti brani che risultano incisi da Tony Sheridan e dai Beat Brother solo di una parte di essi siamo sicuri che si tratti effettivamente dei Beatles; essi sono: My Bonnie (che uscì come singolo e arrivò al 5 posto nella classifica di vendita tedesca), Cry for a Shadow (brano strumentale scritto da Lennon-Harrison), Ain't she sweet (con John cantante solista), The Saints (When the Saint go marching in), Why, Nobody's child e If you love me baby più altri due brani Swanee River e Sweet Georgia Brown (con arrangiamento di Paul) che saranno registrati l'anno seguente nel terzo periodo amburghese dei Beatles.
Per il resto i cinque, ormai (quasi) defintivamente ridotti a quattro passarono il loro tempo in Amburgo suonando al Top Ten e facendo tanta esperienza sia come musicisti sia come intrattenitori; infatti sovente invitavano le persone del pubblico ad esibirsi sul palcoscenico insieme a loro ed erano bravissimi ad attirare l'attenzione. Soprattutto quella del pubblico femminile, pare, soprattutto se diamo retta all'osservazione di Stu secondo il quale John, Paul e George erano diventati i Casanova di Amburgo.

Glory12




2 commenti:

lovelyrita ha detto...

lovelyrita ha detto...

Ecco quindi le origini di Paul bassista....ma il ruolo deve poi essergli piaciuto parecchio, se lo ha mantenuto per così tanti anni.

Unknown ha detto...

mica gli piaceva tanto agli inizi fare il bassista. Ha detto in un'intervista di un paio di anni fa che fino agli anni '60 il bassista era solitamente "quel tipo grassoccio che sta dietro sul palco".
Diciamo che Paul ha fatto del bassista un tipo "fico"!